6 MESI DI ALTI E BASSI - Dopo l'exploit iniziale, con tanto di gol al Verona, Zakaria è lentamente scivolato nel dimenticatoio. Non per colpa sua. Non per colpa di Allegri. Semplicemente, lo svizzero si è infortunato poco dopo l'ingresso nel gruppo, faticando a trovare una strada verso il rientro, producendo sostanzialmente sei mesi di alti e bassi, ma soprattutto di poche garanzie. Allegri ha trovato poi una sua quadra anche senza Denis, da fine febbraio a inizio aprile out per un infortunio agli adduttori. Con un aprile condizionato da una forma precaria, a maggio il destino ha rincarato la dose: problema alla coscia e chiusura anticipata della stagione. Ne ha approfittato il giovane Miretti.
IL MERCATO E LA RIPARTENZA - Tutti l'hanno dimenticato, chi per un istante, chi per un'estate intera. Ma Zakaria ha lavorato sodo per rientrare e per ri-farsi le ossa all'interno della squadra di Allegri. Il suo precampionato è proseguito spedito, senza particolari intoppi. Ha messo minuti e si è già ritrovato al top della gerarchia tra assenze pesanti (Pogba) e dubbi di condizione (McKennie, lo stesso Locatelli): ecco perché l'allenatore non ha dubbi nel puntare su di lui, almeno con il Sassuolo. Dimenticando a sua volta altro, e cioè un paio di retroscena di mercato: le chiacchiere con la Roma per Zaniolo, quelle con l'Atletico Madrid per Morata. Il nome dello svizzero? Potenziale cartellino di scambio.