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Torino, Empoli, Lecce, Inter e Verona. Cinque vittorie, quindici punti che hanno permesso alla Juventus di fare un balzo in avanti, risalire la classifica e posizionarsi al quarto posto che permetterebbe la qualificazione alla prossima Champions League – di importanza vitale -, a 2 punti dalle seconde Milan e Lazio e 10 da un Napoli in questo momento ingiocabile per tutte. In mezzo, impossibile dimenticarlo, la negativa parentesi europea e la prematura uscita dalla Champions.

Cinque vittorie, però, che rasserenano il cielo sopra la Continassa e permettono ad Allegri di tirare un profondo respiro di sollievo e mostrare un mezzo sorriso sul volto. Una rimonta che riporta i tifosi indietro nel tempo, alla stagione 2015/2016, ricompatta l’ambiente e dà fiducia. Inoltre, per restare ad Allegri, una rimonta che sposta in là l’orizzonte della “verifica”. In questo momento, alle porte della sosta Mondiale, dopo le recenti vittorie, la posizione del tecnico livornese alla Juventus è blindata. Le somme si tireranno a fine stagione, si guarderanno i risultati raggiunti e si deciderà il futuro: come aveva già detto Andrea Agnelli nel post Maccabi.

I dubbi rimangono. La difesa è diventata inespugnabile – in Italia -, le vittorie arrivano, ma sul piano del gioco la Juventus stenta a decollare e anche contro il Verona la prestazione non è stata del tutto convincente. Dopo la sosta, però, i rientri renderanno la Juve sempre più reale e meno virtuale, quella progettata in estate dalla dirigenza insieme all’allenatore. Da lì partirà la caccia al Napoli e all’Europa League.