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Gonzalo Higuain, Sami Khedira e Miralem Pjanic hanno lasciato Torino nelle scorse ore per tornare a casa loro, rispettivamente in Argentina, Germania e Lussemburgo. L'attaccante argentino - ufficialmente - si è mosso per stare vicino alla madre (anche se sulla carta dovrà rispettare un periodo di isolamento di 14 giorni imposto dal Governo argentino), gli altri due calciatori per non meglio precisati motivi personali. Sulla carta nessuno sgarro anche se non si capisce perché la Juve, come altre società di calcio entrate in contatto con soggetti positivi, non sia stata messa in quarantena per 14 giorni ma solo in "isolamento volontario". E' questo il cavillo che ha permesso ai calciatori (tutti negativi al tampone eseguito ad inizio settimana) di allontanarsi da Torino seguendo l'esempio di Cristiano Ronaldo che subito dopo Juve-Inter era volato in Portogallo, anche lui per stare vicino alla madre malata.

PECCATO ORIGINALE - Il peccato originale è quello del portoghese che aveva lasciato l'Italia prima che il premier Conte decretasse tutto il paese "zona protetta". Di fatto Cristiano ha passato l'isolamento nella sua casa di Madeira e non a Torino come tutti i suoi compagni di squadra fino a ieri. E' stato il primo a partire quando sulla carta solo la Lombardia e altre 14 regioni del Nord erano considerate zona rossa ma tanto è bastato agli altri giocatori per chiedere di lasciare Torino appena possibile. La Juve è stata avvisata, non si è potuta opporre, così come le autorità che al momento della partenza da Torino dei tre calciatori hanno controllato la documentazione medica che confermava la negatività al tampone.

FUGA - Higuain, Khedira e Pjanic sono potuti partire, con tutti i documenti in regola. Una volta che Ronaldo ha lasciato Torino per motivi personali, però, era impossibile costringere altri calciatori, tutti con regolari motivazioni e permessi, proprio come quelli del portoghese, a restare a Torino. Chiaro a livello di immagine la Juve non ci faccia un figurone, al netto dei problemi di salute delle madri di CR7 e Higuain, i normali cittadini nella stessa situazione non possono avere il loro stesso privilegio. E' successo alla Juve come in altre squadre d'Europa come il PSG. Nel momento in cui a tutti i paesi vengono chiesti sacrifici i calciatori, almeno alcuni, restano comunque privilegiati ai quali sono concesse libertà che il resto del popolo non può permettersi. Nel caso della Juve, poi, una volta partito Ronaldo, è stato impossibile opporsi alla partenza degli altri. E' stato questo il peccato originale.

@lorebetto