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La Juventus non vive un momento semplice, anzi. Cerca ancora la prima vittoria stagionale, che mira ad ottenere questa sera contro il Malmö per cominciare al meglio almeno la Champions League, dopo le grandi difficoltà in campionato. E il club? Il club reagisce compattandosi e con una posizione chiara: che il programma intrapreso comportasse qualche difficoltà era chiaro a tutti, nella dirigenza della Juventus, ma resta grande fiducia nel progetto. Sì, perché un nuovo ciclo giovane comporta alti e bassi con cui fare i conti. Il livello di rischio, rispetto al passato, è aumentato e sui risultati finali incidono moltissimo i quattro sostanziali autogol che si è fatta la Juve, che non venivano contemplati nemmeno nello scenario peggiore. 

Come scrive Tuttosport, oggi la parola d’ordine è calma. Ed è ciò che dimostrano il capo dell’area calcio, Federico Cherubini, il vicepresidente Pavel Nedved e l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, ieri mattina schierati sul prato della Continassa, al fianco del tecnico, a seguire l’allenamento. Un’immagine quasi simbolica dell’aria che tira alla Juventus: "qui - si legge -nessuno è tranquillo ma nessuno sta panicando; la situazione richiede una repentina inversione di rotta sotto il profilo di performance e risultati, ma il timone è saldissimo nella direzione del progetto. Niente ripensamenti né rimpianti sulle decisioni prese in estate dopo lunghe riflessioni primaverili". La rivoluzione era necessaria, si univa all’esigenza di sostenibilità post crisi Covid, e così il club cerca una nuova strada per vincere passando però dalla riduzione dei costi. Qualche tensione in più c'è, anche in Allegri, che deve ricostruire la leadership dello spogliatoio e una mentalità sempre attenta e vincente. Ma restano fiducia e ottimismo, per ora.