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Come racconta Gazzetta, tra Juve e Barcellona l’accordo definitivo sopraggiunge il 22 giugno 2020, ma per gli inquirenti c’è anche il nodo relativo agli stipendi Pjanic e Arthur sui mesi di luglio e agosto. La Juve avrebbe dovuto corrispondere 3 milioni di retribuzione al bosniaco che sono stati aggiunti ai 60 della cessione a carico del Barça, con il giocatore che comunque conclude la stagione 2019-20 in bianconero, quasi fosse “in prestito”, come da raccomandazioni della Fifa alla ripresa dei campionati dopo la pandemia. 

Il problema, per la Procura ma anche per la Consob, è che mentre il Barça si è sobbarcato l’ingaggio di Arthur, la Juve non ha fatto lo stesso con Pjanic. Lo “scambio” è argomento di discussione tra Cesare Gabasio (Chief Legal), Stefano Bertola (Chief Financial Officer pro tempore) e Stefano Cerrato (Chief Financial Officer e Investor Relator) il 6 settembre 2021, in merito alla richiesta della Consob di presentare della documentazione riguardante questa e altre operazioni. Così si pronuncia l’avvocato bianconero: «Te la dico tutta? È meglio che non ci fosse quel carteggio». Bertola concorda: «No quel carteggio lì meglio di no...».