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Juve-Lione è diventata, per i bianconeri, la partita della vita: oltre i francesi ci sono prospettive di gloria, l’eliminazione aprirebbe una crisi inquietante e dai risvolti imprevedibili. Con quali uomini se la giocherà Sarri? E, soprattutto: con quali centrocampisti?

Nel reparto peggiore della Juve, il migliore continua a essere Pjanic. Anche se quest’anno è stato deludente, il bosniaco è insostituibile. Nessuno ha i suoi piedi, e questo è evidente per chiunque. E nessuno ha la sua capacità di gestire il gioco, il ritmo, la squadra. Un calciatore speciale, non a caso un anno fa volevano portarlo al Psg e adesso è stato acquistato dal Barcellona. Gli altri? Magari sono più dinamici, alcuni hanno avuto un rendimento sicuramente superiore. Nessuno, però, è in grado di prenderne il posto.

Bentancur è diventato un centrocampista decisamente prezioso, ha forza e capacità di inserimento, ma messo là, davanti alla difesa, diventa un calciatore normale: perde le sue qualità migliori e non è competitivo ad altissimo livello. Il massimo lo dà come interno, non come costruttore di gioco. Gli altri? Nemmeno a parlarne. Rabiot è cresciuto, anche parecchio, però è un corridore, non una guida. Ramsey non sta in piedi quasi mai, Matuidi è alla frutta, Khedira è rotto e non fa parte nemmeno della lista Champions. Le altre sono soluzioni di emergenza per il 4-3-3 di Sarri, a cominciare da Bernardeschi.

Il paradosso è proprio questo: Pjanic, un ex, continua a essere imprescindibile. Sarri spesso lo ha fatto fuori dopo l’annuncio del suo trasferimento al Barcellona, e in particolare nel finale di stagione, ma stavolta non può fare a meno di ributtarlo in campo. Se questa è la partita della vita, e lo è, non sono ammesse incertezze: la Juve se la deve giocare con i migliori. Quindi con Ronaldo e Dybala in avanti, De Ligt e Bonucci dietro. E con Pjanic in mezzo al campo. Lui, che nel Lione è esploso, non può non essere titolare. In attesa dell’addio. Perché se alla Juve dovesse andare male, il bosniaco nemmeno tornerebbe a casa: andrebbe direttamente in Spagna. Ma i bianconeri ora hanno il dovere di ritenerlo - come dicono i contratti - uno di loro. Perché in mezzo al campo è ancora il migliore. E chissà se Arthur sarà in grado di rimpiazzarlo a dovere.

@steagresti