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Quando la Juve ha acquistato Kulusevski per 40 milioni, ormai quasi un anno fa (lo ha poi lasciato a Parma fino a fine stagione), abbiamo pensato che avesse preso un giovane fortissimo. Avevamo un solo dubbio: riuscirà questo ragazzo, che ha bisogno di campo davanti a sé per diventare irresistibile, a rendersi altrettanto utile alla squadra bianconera, la quale è abituata a incontrare avversarie chiuse e schiacciate nella propria trequarti? Una domanda tecnico-tattica che sembrava avere trovato risposta affermativa con le prime esibizioni dello svedesino: anche a Torino era partito benissimo. Ora che la stagione sta entrando nel vivo, però, prendiamo atto che si è smarrito troppo presto. E lo facciamo proprio nel giorno in cui la Juve trova l’Atalanta, la società che lo ha cresciuto, lo ha ceduto in prestito al Parma e quindi lo ha venduto a titolo definitivo ai bianconeri senza nemmeno farlo ripassare da Bergamo.

Kulusevski sembrava un campione quasi irresistibile nel Parma e può ancora diventarlo, ci mancherebbe: ha vent’anni, è un ragazzo. Ma oggi viene quasi naturale pensare ai tanti giovani dell’Atalanta che parevano fenomenali e poi si sono rivelati, se non autentici flop, quanto meno peggiori rispetto alle aspettative. Volendo restare alla Juve, possiamo riferirci a Caldara; se allarghiamo lo sguardo a club diversi, aggiungiamo all’elenco l’interista Gagliardini, il romanista Cristante, il milanista Conti. Anche Spinazzola e perfino Kessie - uno su cui avremmo scommesso a occhi chiusi - hanno avuto bisogno di molto tempo per arrivare ai livelli di eccellenza attuali.

Kulusevski è giovane e, come dicevamo, ha bisogno di tempo. Ma il calcio ne concede poco, spesso meno di quanto ne occorra. E questo accade soprattutto se sei in un grande club qual è la Juve: lì se sbagli una partita già vieni discusso perché lo fai davanti a milioni di tifosi, così come - al contrario - vieni esaltato non appena di gare ne azzecchi un paio. Mentre scriviamo, non sappiamo se lo svedesino sarà titolare stasera contro la sua Atalanta; diciamo che le previsioni lo indicano tra le riserve. Sta nascendo un caso all’interno della Juve, insomma. Spetta a Pirlo impedire che diventi grave, o almeno provarci: Kulusevski è un patrimonio del club, e non solo tecnico.

@steagresti