LE DIFFERENZE - Considerando il costo della rosa: sommando stipendi e ammortamenti dei cartellini, riporta la Gazzetta dello Sport, la Juve arriva a 401 milioni e l’Inter atterra a 287. Un divario che si riscontra anche a livello di ricavi; in questo caso, sono i bianconeri ad aver il dato migliore, 437 milioni contro 386. Al 30 giugno 2023 la voce dell’indebitamento finanziario netto a Milano è 437 e a Torino 340. La Juve, però, può sorridere per il quadro finanziario e patrimoniale e lì la differenza la fa tutta la solidità della proprietà: tra il 2019 e il 2021 gli azionisti Juve guidati da Exor hanno effettuato due ricapitalizzazioni per 700 milioni. E una terza, da 200, sarà completata nel 2024.
SITUAZIONE INCERTA - Il presente e il futuro dell'Inter invece girano attorno al prestito che nel maggio 2021 Zhang ha sottoscritto con Oaktree. A breve si saprà se la proprietà nerazzurra riuscirà a rifinanziare prima della scadenza del 20 maggio ma, in ogni caso, al 30 giugno 2023, il patrimonio netto consolidato del suo club era negativo per 162, a differenza di un “sereno” +42 dei rivali, si legge sul quotidiano.