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Lui, lei e l'altra. Lui è Mauro Icardi, lei è l'Inter, l'altra la Juventus. Che poi in realtà anche lui è molto lei, perché ogni mossa di Icardi è concordata con l'inseparabile moglie Wanda Nara, autoproclamatasi “agente più ambita” su Instagram e secondo molti anche principale causa della rottura tra l'ex capitano nerazzurro e l'Inter. Ricapitolando: lui (Icardi) vuole andare via da lei (l'Inter), lei (l'Inter) ormai ha deciso di mandare via lui (Icardi), l'altra (la Juve) continua a corteggiare lui (Icardi) e gli chiede di aspettare il momento giusto affinché questo matrimonio possa effettivamente farsi nonostante lei (l'Inter) abbia grande fretta e preferisca qualsiasi altra soluzione (perfino il Napoli). Semplice, no? No. Perché i tempi possono fare la differenza ancor più che i soldi e la rivalità. Con la Juve che deve sviluppare due piani diversi, uno sul mercato e uno sul campo.

SUL MERCATO – Il piano per arrivare a Icardi sul mercato è chiaro, ma decisamente complesso. La Juve prima di tutto dovrà riuscire a liberarsi almeno di Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic. Almeno, perché il reparto dei centravanti più o meno atipici rimane intasato anche dalle figure il cui futuro rimane ancora tutto da scrivere come quelle di Paulo Dybala e Moise Kean. Perché Dybala e Kean? Perché a differenza di Higuain e Mandzukic, una loro cessione porterebbe anche una ricca somma nelle casse bianconere, mentre per quel che riguarda il Pipita e SuperMario si tratterebbe sostanzialmente di evitare minusvalenze (Higuain) e liberarsi del pesante ingaggio (entrambi). Snellito il reparto, rinfrescate le casse, allora la Juve potrebbe definitivamente fiondarsi su Icardi: la strategia d'attesa di Fabio Paratici in tal senso aiuterebbe anche a far calare ulteriormente il prezzo del cartellino, è l'Inter ad avere fretta e bisogno di cedere in questo momento. Ecco perché sostanzialmente Paratici a Wanda Nara negli ultimi incontri (non solo ad Ibiza) ha chiesto di aspettare, la Juve è la prima scelta del giocatore ma per ora non c'è spazio di manovra né tecnico né economico. La voglia di sferrare l'attacco al momento giusto, invece c'è.

IN CAMPO – Ma con Cristiano Ronaldo versione centravanti, con tutta l'abbondanza che c'è nel reparto d'attacco, che ruolo avrebbe Icardi in questa Juve? Questa è una domanda alla quale può rispondere solo Maurizio Sarri. Che in conferenza stampa aveva già lanciato un messaggio importante: “Gli schemi si fermano agli ultimi trenta metri, dove inizia la libertà dei giocatori di maggiore talento”, parola più, parola meno. E Ronaldo centravanti avrebbe in ogni caso caratteristiche da quelle di Icardi, anche se di pallone e area di rigore ce n'è sempre a disposizione una. Di questo in ogni caso hanno già parlato la dirigenza bianconera e Sarri, perché della possibilità di arrivare a Icardi si parla da più di un anno alla Continassa: la risposta è stata quella che una convivenza sarebbe possibile, a patto che da Icardi ci fosse quella disponibilità al sacrificio non sempre mostrata con la maglia dell'Inter. Senza dimenticare che un'operazione Icardi sarebbe sì votata al presente ma anche o soprattuto al futuro. Si lavora dunque, prima sul mercato senza dimenticare la lavagnetta. Icardi alla Juve è un affare possibile, a patto che ogni tassello vada al proprio posto. E poi sarebbe un problema di Sarri, ma un bel problema.