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Manuel Locatelli e la quarta punta. Poi un acquisto solo in caso di una cessione pesante. Il mercato della Juve doveva essere questo e questo è rimasto. Nonostante le prime giornate di campionato abbiano evidenziato tutte le lacune di una rosa indebolita o quantomeno non migliorata rispetto all'anno scorso. Nonostante l'addio di Cristiano Ronaldo, dopo di lui è arrivato il solo Moise Kean, per di più discretamente strapagato pur di ottenere la formula del prestito biennale: nel caso in cui scattasse l'obbligo di riscatto, Kean costerà alla Juve tra i 35 e i 38 milioni, quando due anni fa venne venduto a 27,5 milioni (più 2,5 di bonus) ma a cui è stato necessario sottrarre circa 5 milioni di commissioni. Niente colpi di scena, niente ripensamenti, niente guizzi da ultimo giorno di mercato. In estrema sintesi, niente Mauro Icardi e niente Miralem Pjanic. Con la Juve che di fatto archivia una sessione intera senza essere riuscita a liberarsi di esuberi: cinque giocatori rientrati dal prestito (sei contando Douglas Costa), solo uno è stato piazzato (Marko Pjaca). E di tutti i giocatori in vendita il solo Merih Demiral ha trovato sistemazione. Il vero punto dolente della Juve è stato questo: totale incapacità di forzare la mano in uscita, trovando soluzioni adeguate per le esigenze tecniche della squadra che potessero essere accettate dai giocatori.

Eccoli in gallery tutti i giocatori che avrebbero potuto cambiare il mercato della Juve