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Eccolo, un altro clean sheet della Juve. E no, questa volta non è arrivato contro una squadra di bassa classifica di Serie A. È arrivato in casa del Nantes, nella gara più importante del periodo, fondamentale per conquistare gli ottavi di finale di Europa League dopo il mezzo passo falso dell'andata. Niente male, insomma. Che cosa significa tutto ciò? Significa che se allo Stadio della Beaujoire i bianconeri non hanno rischiato praticamente nulla è stato merito anche e soprattutto di una difesa solida, compatta e attenta, puntuale nelle chiusure e pronta a fermare le incursioni degli avversari sul nascere.

Wojciech Szczesny non è stato praticamente mai impegnato. Lo sono stati, invece, i tre brasiliani Danilo, Gleison Bremer e Alex Sandro, che hanno potuto gestire la partita in tranquillità grazie alla doppietta di Angel Di Maria nei primi 20 minuti, dimostrando comunque - ancora una volta - di funzionare alla grande insieme, come una "squadra nella squadra" che ha ormai trovato il proprio equilibrio perfetto ed è quindi in grado di affrontare serenamente ogni situazione. 

Nel caso specifico del match di ieri, però, a meritarsi una nota di merito nel trio è soprattutto Alex Sandro. Sempre tanto criticato, spesso e volentieri nel mirino dei tifosi, l'ex Porto ha perfino sfiorato il gol in almeno due occasioni, murato da Alban Lafont con due belle parate. Niente gloria personale per lui, ma senza dubbio una prestazione di sostanza, arricchita nel finale da un intervento preziosissimo per mantenere la porta inviolata. Nella difesa a tre, nel ruolo di braccetto, il numero 12 bianconero ha certamente trovato quella continuità che tanto gli era mancata nelle ultime stagioni. Peccato solo che questo "momento d'oro" sia arrivato proprio adesso, a pochi mesi dalla scadenza di un contratto che non sarà rinnovato dopo otto anni di luci (poche) e ombre (tante). Il suo cammino con la Juve è ormai vicino al traguardo. Alex Sandro ne vede ormai la fine, e forse è anche per questo che sta lasciando sulla sua strada un ultimo regalo. Anche gli addii, del resto, possono essere dolci...