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La Juve allarga le ali per prepararsi al volo. O almeno ci prova. Ad allargarsi, intanto, è il gioco di Pirlo. Molta più costruzione sulle fasce, meno passaggi verso il centro. E' questa una delle chiavi tattiche dell'allenatore. Un 4-4-2 di base che può diventare qualsiasi altra cosa perché a disposizione ha tanti giocatori duttili in grado di fare più ruoli. Il gioco però parte spesso dargli esterni com'è stato anche nell'ultima partita contro la Lazio. Difficile dare torto a Pirlo, che sulle fasce ha giocatori come Kulusevski, Chiesa, Alex Sandro, Cuadrado, Danilo... qualità e fantasia al servizio della Juve.

CAMBIO MODULO - Chi attacca e chi difende, chi recupera e chi dribbla, i terzini contrastano e le ali entrano in area. Quel 4-4-2 che può facilmente trasformarsi in un 3-4-1-2 in cui un terzino sale sulla linea di centrocampo e un esterno d'attacco - di solito Kulusevski - si sposta sulla trequarti. Pirlo style: un allenatore che studia, prova, sperimenta per trovare nuove tattiche e schemi da applicare. La costante però rimane sempre il gioco sulle fasce per costruire l'azione. L'allenatore ha ribadito più volte di non avere un regista pure in mezzo al campo, di dover alternare in quel ruolo tutti i centrali che ha a disposizione: da Bentancur a Rabiot, passando per i nuovi McKennie e Arthur. Per questo le manovre della Juve partono spesso dagli esterni. 

TERZINI-REGISTI - Terzini moderni come Cuadrado, che va a tutta fascia cercando triangolazioni o prendendo velocità fino ad arrivare sul fondo per poi metterla in mezzo (il gol di Ronaldo con la Lazio, per esempio); o più difensivi come Danilo, che ha dimostrato di saper giocare bene anche a sinistra e per Pirlo rappresenta un vero e proprio jolly della difesa. A proposito di fascia sinistra: lì il titolare sarebbe Alex Sandro, che quest'anno non ha ancora mai giocato a causa di una lesione alla coscia destra ma che presto potrebbe tornare a disposizione (l'obiettivo è quello di rientrare il 21 novembre contro il Cagiari). Anche lui un terzino-regista, così come sta succedendo a tanti top club europei: dal Bayern Monaco con Alphonso Davies al Psg che ha preso Florenzi dalla Roma. Il ruolo dell'esterno basso è cambiato e la Juve si è adeguata.

VERSO IL CENTRO - Qualche metro più avanti invece si spinge sul turbo. Direzione: area di rigore. Nel 4-4-2 infatti capita spesso di vedere uno dei due esterni di centrocampo accentrarsi per andare dietro alle punte o inserirsi in area se ci sono gli spazi giusti. Solo contro la Roma, finora, abbiamo visto Kulusevski fare l'esterno puro con questo modulo, andare sul fondo e giocare più lontano dalla porta. E infatti non è andata benissimo. Gli esterni di Pirlo sono fatti per giocare vicino all'area avversaria, lui come Chiesa, che se è in giornata e parte in velocità non lo riprendono più. E non è un caso se i due titolari sono arrivati dal mercato. In quel ruolo l'allenatore vede anche bene Bernardeschi, ancora in cerca di una collocazione tattica ma che quest'anno non vedremo più da mezz'ala come piaceva a Sarri. Ora il gioco parte dalle fasce, allargarsi per allargare - anche - le squadre avversarie. E poi zac, colpire in mezzo. E' una delle chiavi di Pirlo per riportare al primo posto la Juve, un cantiere aperto e pieno di idee.