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Partita dopo partita, l'assunto sembra trovare sempre più conferme: l'arrivo alla Juve di Dusan Vlahovic ha fatto bene a tutti, Alvaro Morata compreso. Contro l'Atalanta Massimiliano Allegri ha scelto di riproporre il tridente super offensivo completato da Paulo Dybala, tridente in cui il ruolo dello spagnolo è forse quello più decisivo, per un aspetto tanto semplice quanto fondamentale per l'equilibrio della squadra, tanto caro al tecnico: lo spirito di sacrificio, l'impegno nel fare "il lavoro sporco", quello che non sempre viene premiato con un gol. 
Lo ha sottolineato chiaramente anche Pavel Nedved, prima del fischio d'inizio al Gewiss Stadium: "Si parla di meno di Morata, ma è lui il tassello più importante del trio perchè è quello che si sacrifica: sa molto bene tenere la palla, sa molto bene attaccare lo spazio e giocare fronte alla porta. Se il mister li ha riproposti è perchè ha apprezzato tutto quello che hanno fatto, vuol dire che è soddisfatto". Una bella investitura per lo spagnolo, proprio lui che a gennaio sembrava più che mai prossimo a dire addio alla Juve, e che tuttora non sa con certezza che cosa sarà di lui al termine della stagione: se continuerà così, ad ogni modo, il riscatto potrà diventare presto una certezza.