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Una brutta prestazione ed un brutto risultato. La Juve torna da Lione con le ossa rotte e il morale a terra. Non il miglior modo per approcciare il match scudetto contro l'Inter di domenica. Non il miglior modo per prepararsi alla sfida di ritorno contro i francesi in programma il 17 marzo all'Allianz Stadium. Nel computo della doppia sfida il risultato maturato oltralpe non può far sorridere i bianconeri che al Groupama Stadium non hanno segnato e non hanno neanche mai tirato in porta. Presentarsi alla sfida di ritorno senza gol segnati in trasferta sarà un grosso svantaggio, tra meno di un mese.

GOL SUBITI - Non aver segnato in trasferta, infatti, rende la Juve ancor più vulnerabile. Se il Lione segna a Torino i bianconeri avranno bisogno di tre gol per qualificarsi e la possibilità che gli avversari vadano in rete contro i bianconeri non è ipotesi tanto peregrina. In questa stagione è accaduto parecchie volte. Solo in 12 partite sulle 36 giocate fino ad oggi la difesa bianconera non ha mai concesso nessuna rete. Tre di queste in Champions, vero, ma la statistica resta comunque preoccupante in vista di un match di ritorno che fa già paura. Perché la Juve potrà anche segnare e dominare, il rendimento casalingo è nettamente migliore di quello in trasferta, ma prendere un gol costringerebbe gli uomini di Sarri quasi ad un'impresa. Paradossalmente la Juve dovrà stare prima attenta a non prenderle.

CHAMPIONS - Ed è cruciale, per tifosi e società, che la Juve non esca già dalla massima competizione europea. Ne va del riconoscimento sportivo, ma anche dei conti della società bianconera. Nel primo semestre del 2019/20 sono stati bruciati 50,3 milioni di euro. Un parziale negativo che la Juve conta di migliorare e forse azzerare proprio grazie agli incassi delle partite e ai bonus Champions. Meno saranno e più ci sarà necessità di mettere a bilancio cessioni pesanti. Saranno giorni di grande tensione alla Continassa. Perdere così a Lione proprio non ci voleva. Ora il ritorno fa già paura.

@lorebetto