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Nel finale di Juventus-Sampdoria sembrava riproporsi un copione già scritto, recitato e andato in scena. La squadra di Massimiliano Allegri che non segue le indicazioni, gli avversari che recuperano palla e danno il via a un’azione pericolosa; il tecnico livornese che si toglie il soprabito e imbufalito corre verso gli spogliatoi. Questa volta, però, niente spoiler e finale a sorpresa: si termina con un’esultanza, la prima in Serie A di Matias Soulé, e la partita che di fatto si chiude sul 4 a 2.
 
Un gol che Massimiliano Allegri non voleva. Sì, perché il tecnico in quel momento invitava i giocatori ad andare sulla bandierina, far scorrere il tempo e anestetizzare il match, impedire che la Samp potesse recuperare palla, ripartire e provare a pareggiare. Questione di esperienza e gestione dei momenti del match, ha ripetutoti in più occasioni l’allenatore. Un episodio che non è passato inosservato e ha fatto discutere i tifosi sui social che, in diversi, hanno ironizzato su questa sorta di “insubordinazione” che ha portato al gol. Al 90’, però, tutto è bene quel che finisce bene, quello che finisce senza soprabiti gettati a terra e corse infuriate negli spogliatoi.