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Una delle serate peggiori della storia moderna della Juventus. Questo ha rappresentato la sconfitta contro l’Empoli, e i motivi sono molteplici. Non è tanto il risultato, quanto la prestazione: quella bianconera, ad oggi, è una squadra impaurita, che crolla sotto il peso della pressione, invece di incutere timore agli avversari. Non c’è stata la risposta all’addio di Cristiano Ronaldo: nessun moto d’orgoglio, nemmeno in lontananza, anzi. Una prestazione che ha legittimato la volontà del campione portoghese di cambiare aria, del tipo: “Forse non aveva così torto”. In più, una partita che sottolinea, per l’ennesima volta, carenze strutturali della rosa: un centrocampo inadeguato, un attacco che non segna, la difesa che non è più invalicabile come una volta. Insomma, una notte da horror che ha colpito in primis gli stessi giocatori che, dopo la partita, hanno avuto un confronto nello spogliatoio.

RIUNIONE DI SQUADRA – A riferire oggi questo particolare è Tuttosport. Secondo il quotidiano torinese, i temi affrontati sarebbero stati sostanzialmente due. Il primo: l’ammissione del fatto che la querelle Cristiano Ronaldo, almeno nell’ultimo mese, ha avuto un peso specifico all’interno dello spogliatoio e sta avendo delle ripercussioni. Ha creato instabilità il non sapere, fino all’ultimo, quale sarebbe stato il suo futuro e anche i saluti alla Continassa – freddi, di rito – sono stati ulteriore elemento di distrazione. Secondo tema del confronto: i giocatori hanno riconosciuto di non aver giocato da squadra. Da qui, la volontà di ricompattarsi e ripartire, come un collettivo e non con le individualità.