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Ultimi 90 minuti, poi le luci allo Stadium si spegneranno per decretare il finale di stagione. Quando si riaccenderanno, il prossimo anno, è probabile che molte cose saranno cambiate per la Juventus: dai protagonisti in campo, a quelli in panchina fino ad arrivare agli spazi in tribuna occupati solitamente dalla dirigenza.
 
Sarà, tra le altre cose, una serata di saluti. Difficile che si ripeta quanto visto l’anno scorso: la serata dedicata a Chiellini, l’ultimo abbraccio del pubblico a Dybala, l’argentino che resta in campo per ultimo con gli amici Vlahovic e Morata. Ci saranno, però, dei gesti più o meno palesati, da parte dei calciatori in partenza che, se colti, andrebbero a rinforzare le ipotesi di mercato. Tra chi è certo che sarà l’ultima a Torino, gli argentini Di Maria e Paredes, e chi è più in dubbio come Rabiot e Vlahovic. Attenzione anche a Cuadrado: dato in partenza alla scadenza del contratto, ora è più concreta l’ipotesi rinnovo.
 
Inoltre, ad aggiungere pepe ad un grande classico come Juventus-Milan, ci sarà la volontà di difendere un record, come riporta La Stampa: “la squadra di Allegri vuole prendersi i tre punti in questo scontro (in)diretto e così difendere il primato interno. Nessuna squadra, infatti, ha guadagnato più punti in gare casalinghe della Juventus in questa stagione di Serie A: 42 in 18 match per un record al pari del Napoli. In totale i bianconeri hanno ottenuto 13 vittorie, comprese le ultime due consecutive contro Lecce e Cremonese, oltre a 3 pareggi contro Roma, Salernitana e Atalanta. Nel bilancio, poi, rientrano le due sconfitte contro Monza e Napoli”.
 
Per finire, c’è il tema orgoglio. Nonostante sia alle battute finali, la squadra è chiamata ad una reazione dopo le sconfitte pesanti contro Siviglia ed Empoli. Per salutare il pubblico in casa, ma soprattutto per dare un segnale e confermare il secondo posto, dietro il Napoli, conquistato sul campo.