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Con un soffio, ci ha provato Francesco Calvo a spazzare via le nubi nere che si addensano sopra la Continassa e sul futuro della Juventus. Ai microfoni di Dazn, prima di Bologna-Juventus, ha ribadito, nel momento in cui ce n’era più bisogno, la totale fiducia ad Allegri: “Dire che confermiamo Allegri significherebbe dire un'ovvietà, questo è il nostro pensiero. Allegri è tornato per un progetto di quattro anni, non siamo nemmeno alla metà. Non è in discussione. Stiamo pianificando il futuro, lo stiamo facendo con Cherubini e con Allegri, il nostro è un blocco granitico che lavora sul futuro. Il ds? Non è scontato che arrivi qualcuno, se dovesse arrivare dovrà integrarsi in un sistema di lavoro. Più dei nomi, c'è la Juventus con la sua solidità e la sua storia, che non dipende da una persona”.
 
Allegri incassa l’ennesimo attestato di stima della dirigenza, dopo essere stato, di fatto, messo a capo dell’area sport all’indomani della rivoluzione societaria, con nomina diretta da parte di John Elkann.
 
È in quel momento che, come riporta calciomercato.com, le parti hanno stretto un patto: “con la Juve in Champions nessuno avrebbe mandato via Allegri e Allegri non se ne sarebbe andato. Ma se questo risultato dovesse fallire, allora tutto potrebbe tornare in discussione. Sul fronte societario, forse più sul fronte dello stesso tecnico. Confermare Allegri sarebbe ribadire un'ovvietà: Calvo ha ragione e in casa Juve è effettivamente così, non solo perché la scadenza del contratto dice 30 giugno 2025. Ma è anche vero quello che dice Allegri: la stagione è ancora lunga e i conti si fanno solo alla fine”.