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Se si giocasse oggi, non ci sarebbe dubbio sulla titolarità di Moise Kean. D'altronde, né Vlahovic né Milik sono ancora rientrati dopo gli impegni con le rispettive nazionali. Ma anche il 4 gennaio, quando la Juve affronterà la Cremonese nel primo impegno del 2023, l'attaccante italiano si candida a un posto negli undici. Il vantaggio di non aver partecipato al Mondiale è sicuramente un fattore ma non certo l'unico. Moise aveva concluso alla grande prima della sosta; cinque gol in cinque partite. Molti di questi, come quello a Verona o la doppietta contro la Lazio, decisivi per il risultato finale. In questi primi giorni di lavoro alla Continassa, l'ex Psg, come riferisce Tuttosport, ha ripreso esattamente da dove aveva concluso. Sta mandando segnali positivi ad Allegri, la cui fiducia nei confronti dell'attaccante sta ripagando. 

METAMORFOSIDall'esclusione per motivi disciplinari nell'amichevole estiva contro l'Atletico Madrid è cambiato tutto. In quel momento Kean sembrava fuori dal progetto Juve. Anche grazie al lavoro psicologico di Allegri, il 22enne ha saputo reagire e cambiare la propria storia a Torino. Le reti segnate e una condizione fisica nettamente migliore, frutto anche come lui stesso aveva detto, della perdita di peso. Moise adesso è tirato a lucido, in forma e pronto a lanciare la sfida a Vlahovic e Milik. Il riscatto dall'everton fissato a 28 milioni, che diventa obbligo a determinate condizioni, è soltanto una formalità. Presto Kean diventerà a tutti gli effetti di proprietà della Juve ed ha un motivo in più per proseguire sulla strada intrapresa negli ultimi mesi.