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Pochi giorni fa la Juventus ha approvato il bilancio per la stagione 2017/18 con un saldo negativo di quasi 20 milioni di euro e ricavi in calo rispetto alla stagione precedente. Un risultato, quello del club bianconero, pronosticabile anche alla vigilia dell'ufficialità visto che sono calati gli introiti relativi alla cessione dei calciatori e quelli relativi alle prestazioni in Champions League. Nel 2016/17 i bianconeri avevano raggiunto la finale di Champions mentre la scorsa stagione gli uomini di Allegri si sono fermati ai quarti di finale. Nonostante i ricavi generali in calo, c'è un dato in controtendenza ovvero la crescita dei proventi della vendita di prodotti e licenze: oltre 27 milioni rispetto ai 19 dell'anno precedente e questo risultato è dovuto ad una scelta societaria ben chiara.

CARO MERCHANDISING - Come spiega la stessa società nel bilancio, tali ricavi sono stati "generati dalla gestione diretta delle attività di vendita e licenza di prodotti ufficiali nonché dall'organizzazione delle attività delle Juventus Academy, esercitate direttamente a partire dall'esercizio in esame". In altre parole il risultato è dovuto alla decisione del club di ​rinunciare ai 6 milioni aggiuntivi di minimo garantito da Adidas, con l’obiettivo di guadagnare di più attraverso la gestione diretta di licensing e merchanding. Una decisione che ha già portato i primi frutti e che, in ottica futura, avrà una portata ancora maggiore per le casse bianconere.

EFFETTO CR7 - Il motivo è presto detto: quando la Juve stipulò l'accordo con Adidas (2015), rinunciando ai famosi sei milioni garantiti, i bianconeri non avevano ancora in squadra Cristiano Ronaldo e l'aumento di ricavi derivati dal merchandising nella passata stagione non comprendono ancora gli introiti derivati della vendite delle magliette del campione portoghese. E' pacifico pensare, quindi, che il dato sul merchandising sia destinato ad impennarsi nei prossimi anni.

BOOM NEGLI STORE - Soltanto nel primo mese di CR7 bianconero la Juve ha venduto oltre 55.000 magliette. Negli store ufficiali di Roma e Torino è già stato venduto lo stesso numero di magliette della passata stagione, mentre per ciò che riguarda gli acquisti on-line la lista di attesa è lunga visto che a causa dell'elevato numero di richieste la consegna delle t-shirt è prevista per ottobre. In generale si stima che nel solo mese di agosto la vendita delle magliette della Juve nell'Unione Europea sia cresciuta del 145.5% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente e l'effetto Ronaldo è destinato ad avere un impatto ancora maggiore grazie alla decisione della Juve di rinunciare a quei sei milioni garantiti.

@lorebetto