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I grandi nomi del mercato non indossano gli scarpini, ma vestono abiti firmati. Ecco: il fattore agenti è sempre stato vivo e ben impresso nella mente della dirigenza della Juventus, che dopo aver lavorato a stretto contatto con le più importanti firme tra i procuratori sportivi, non ha solo messo nel bagaglio il miglior giocatore su questa faccia del pianeta Terra: ha portato a casa anche il suo fido agente e le mille e importanti commissioni che si possono leggere sul suo curriculum vitae. 
 
NUOVO INIZIO - Non è un aspetto da sottovalutare, questo: anche perché con Mendes la storia ha avuto alti, bassi e fraintendimenti. Dagli affari sfumati - ricordate André Gomes e Falcao? - si è passati a nuovi incontri privati forieri di risultati: Cancelo ha fatto da apripista per rinsaldare i rapporti tra le parti, Cristiano li ha sanciti come un timbro di una casata reale. E i sorrisi, al termine di entrambe le operazioni, hanno ammaliato il mercato e reso la Juventus la regina delle operazioni. Del resto, tra 'pesci grossi' ci s'intende. E questa partnership pare sia destinata a proseguire ancora a lungo, sebbene il più grande tra i colpo in canna sia stato sparato nel miglior modo possibile. 
 
DA RAIOLA IN POI - Un cambio di rotta per la Juventus? Sì e no. Mendes ha rappresentato uno sguardo privilegiato sugli obiettivi, ma non è ovviamente la prima volta che la Vecchia Signora si lascia afferrare la mano da un addetto ai lavori. Esempio? Mino Raiola, che in bianconero ha portato un Paul Pogba bravo a smuovere mari e monti pur di lasciare il Mancester United. O anche l'avvocato Giuseppe Bozzo, anni fa artefice del colpo Morata e paziente tessitore della trattativa che ha visto Federico Bernardeschi salutare Firenze e abbracciare il bianconero. Insomma: è routine. A mo' di prevenzione da richieste troppo esose e compravendite che potrebbero durare in eterno. Fu lampo, ad esempio, l'addio di Bonucci al Milan: la gestione fu totalmente affidata all'agente del giocatore, Lucci, scelto dallo stesso Leo dopo il lungo rapporto con Torchia, oggi uomo di Rugani. Ah, a proposito di Chelsea: Lucci è lo stesso che ha poi reso possibile il 'doppio approdo' di Juan Cuadrado alla Juventus
 
RAMADANI - In questi giorni si è fatto spesso il nome di Fali Ramadani. Chi è? Su IlBianconero.com abbiamo tracciato la retta della sua carriera, ma al momento è importante sottolineare come stia muovendo i fili di un Chelsea che pare abbia gran voglia di fare la voce grossa sul mercato. Il suo rapporto con la Juve parte dagli ammiccamenti direzione Jovetic e prosegue oggi con Pjanic: sul suo piatto avanzano offerte di qualsiasi tipo per il bosniaco, ma il mandato Blues lo porta contemporaneamente verso la chiusura degli affari Rugani e Higuain. Che sì, sono pronti a lasciare la Juve. Però solo a patto che arrivi un'offerta congrua e consona al valore dei giocatori. Avvertimento che Ramadani ha fatto già suo, e che da buon squalo del mercato saprà come gestire con i diretti interessati. La Juve è tranquilla, manca meno d'un mese alla chiusura dei giochi e dei conti. E il 'grosso' è ormai scivolato, quasi in un sol boccone. Un'altra estate - e un'altra edizione di calciomercato - in cui i procuratori hanno animato e gestito gli affari, sempre più importanti e pieni di sorprese. La Signora, questo 'vizio', proprio non lo perde: c'è sempre una via di mezzo tra il dire e il fare. Pardon: un intermediario. E la società bianconera sa come portarli dalla propria parte...

@NicolaBalice