commenta
Nessuno se lo sarebbe aspettato. Al 28 di marzo, la Juventus si trova fuori dalla Champions League ed estromessa dalla corsa scudetto, seppur con una finale di Coppa Italia ancora da giocare. Il bottino è magro, le critiche e i pensieri post Benevento hanno occupato la cronaca di questa pausa delle nazionali, utile per riorganizzare le idee, ma bisogna ripartire. Perché anche se la rimonta sull’Inter appare un’impresa, l’obbligo è quello di disputare un finale di stagione avvincente e convincente, dove la qualificazione alla prossima Champions League non venga conquistata solo con il minimo indispensabile.

IL DERBY PER RISORGERE - Calza a pennello il derby della Mole, ovvero la partita con cui la Juve darà il via alla volata finale della stagione. Contro il Torino per risorgere, perché in palio non ci sono solo i canonici tre punti. Onore e orgoglio, spirito e coesione, emozioni e certezze che solo una sfida profonda come il derby possono riconsegnare alla Continassa. A proposito, al centro sportivo bianconero si raduna da giovedì un cospicuo gruppo di giocatori trainato dai sudamericani, per cui la Conmebol ha sospeso il turno di qualificazione al Mondiale 2022 causa Covid. Pirlo aspetta tutti gli altri nazionali, ma nel frattempo progetta la squadra per il derby.

I CAMBI – Partiamo dalla difesa. Chiellini è rientrato dal ritiro della Nazionale, nessun allarme e nessun infortunio, solo consapevole gestione delle energie, per questo si candida ad una maglia da titolare assieme a Bonucci o De Ligt. A centrocampo si potrebbe rivedere dal primo minuto anche McKennie, che sta sfruttando la pausa per recuperare al 100 percento dal fastidio all’anca che ne ha condizionato il rendimento. Possibile riposo per Kulusevski: Cuadrado tornerà a padroneggiare la fascia destra dopo il turno di squalifica scontato contro il Benevento, mentre la coppia d’attacco sarà quella composta da CR7 e Morata. Infine, dalla panchina potrebbe tornare a brillare una luce, quella di Paulo Dybala, che corre verso una convocazione che manca dal 10 gennaio.