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Questa Juventus di inizio stagione ha dimostrato che non è una questione di caratura dell'avversario: va in difficoltà contro chiunque, fatica a esprimere gioco contro chiunque, crolla psicologicamente contro chiunque. Ha poco senso, dunque, stilare tabelle e fantasticare su ipotetici filotti. Fatta questa premessa, si può però guardare al calendario, se non altro per capire cosa attende la Juventus al rientro dalla sosta, in quello che sarà un ciclo - che terminerà con la sosta lunga per i Mondiali - con ogni probabilità determinante per il prosieguo della stagione e per il futuro di Massimiliano Allegri. 

TOUR DE FORCE - 12 partite in meno di un mese e mezzo. A partire dal Bologna, domenica 2 ottobre alle 20.45 in casa. Poi la prima delle due partite da vincere senza appello in Champions contro il Maccabi, quella a Torino. E poi San Siro, contro il Milan, prima della trasferta in Israele. Già dopo queste quattro partite si capirà molto. Anche perché, successivamente, inizierà un ciclo ancora più impegnativo: derby contro il Torino (fuori casa), Empoli in casa, Benfica a Lisbona, Lecce in trasferta, Psg e Inter a Torino, Verona fuori e Lazio in casa, ultima partita prima dell'arrivederci. È ancora presto per immaginare scenari, ma anche in tempi non sospetti era fondato il sospetto che buona parte della stagione potesse decidersi prima di questa sosta: per le condizioni in cui versa oggi la Juve, appare più una certezza.