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Dopo l'abulia di Firenze, la Juventus non trova il risultato contro l'Atletico, ma prova comunque ad invertire le premesse negative che si sono viste con la Fiorentina. La mano di Sarri comincia ad intravedersi, come scrive Il Corriere dello Sport, se non altro mettendo a confronto l'ultima sfida ai colchoneros, di non meno di sei mesi fa. Il 2 a 0 patito al Wanda Metropolitano dalla Juve di Allegri (12 marzo), poi ribaltato a Torino, aveva messo in evidenza tutti i difetti del gioco del livornese: un risultato che la nuova Juve di Sarri ha provato a ribaltare, arrivando ad un passo dal riuscirci.

L'uomo della svolta, rispetto al campionato, è stato Cuadrado, inserito al posto di Bernardeschi per sopperire all'assenza di Douglas Costa: il colombiano è stato decisivo in zona gol, ma ancor più l'elastico fondamentale per favorire le ripartenze e connettere Higuain e Ronaldo al resto della squadra. I bianconeri, mai così internazionali in Champions (un solo italiano, Bonucci, e dieci bandiere rappresentate in campo), hanno dato davvero la sensazione di poter portare a casa, sul 2 a 0, un successo importante. Prima, insomma, che Simeone rivelasse l'anima dell'Atletico che, malgrado i tanti volti nuovi, continua a far parte del Dna madridista. I calci piazzati, dopo il 4-3 dello Stadium con il Napoli, si sono riconfermati un problema che andrà guarito prima possibile.