MENO PROTAGONISTA? MACCHE' - Che cos'è cambiato ora che indossa la maglia della Juventus? Poco, forse nulla. E' vero che i bianconeri sono ricchi di giocatori di qualità nel reparto offensivo, tra cui su tutti spicca Dybala, ma è anche vero che il bomber per eccellenza rimane lui. L'argentino, tra l'altro, in una recente intervista ha dichiarato che la Juventus trasforma i giocatori in una macchina da guerra ed ecco qui, probabilmente, l'unico aspetto dell'argentino che è mutato: è sempre stato un combattente, ma il sacrificio e la disciplina tattica con cui si sta mettendo in mostra nella squadra di Allegri non sono mai stati due sue caratteristiche peculiari. E poi ci sono i gol: è alquanto improbabile che raggiunga quota 36 anche quest'anno, ma intanto il Pipita ne ha già messi a segno 15 tra campionato e Champions e siamo soltanto a metà stagione.
DA DICEMBRE SEGNA SEMPRE - Dopo un inizio col botto, condito dal gol alla Fiorentina all'esordio, la doppietta al Sassuolo e la prima rete in Champions con la maglia della Juve a Zagabria, l'ex attaccante del Real Madrid ha attraversato un periodo buio sottorete, la cui unica luce si è accesa proprio nella gara contro il suo vecchio Napoli, partita in cui ha realizzato la rete decisiva. Il momento di sterilità della stella bianconera si è interrotto il 7 dicembre, quando ha sbloccato la sfida casalinga contro la Dinamo Zagabria: a seguire una splendida doppietta nel derby della Mole ed un gol d'antologia (e decisivo) contro la Roma. Ah, e la doppietta al Bologna di domenica scorsa. Insomma, visto il momento di forma che sta vivendo, sembrano esserci tutti i presupposti perché il Pipita possa ripetersi questa sera a Firenze: buona fortuna, cara difesa viola...