Inarrestabile, imprendibile per gli uomini di Roberto Martinez, è stato sempre lui a conquistare il calcio di rigore poi trasformato in rete da Domenico Berardi, subendo un fallo praticamente inevitabile da Castagne. Un momento d'oro, insomma, quello che sta vivendo l'attaccante classe 1997, come ha riconosciuto anche il CT Roberto Mancini. "Può giocare a destra o sinistra e non è mai in difficoltà, anche oggi ha fatto molto bene: per noi è un giocatore molto importante", ha dichiarato il tecnico al termine della partita, in cui Chiesa - ormai esausto - è stato sostituito solo al 90' dal suo omonimo Bernardeschi.
Chiusa la parentesi in Nazionale, con il momento "clou" della stagione ormai alle porte Federico è pronto a tornare agli "ordini" di Massimiliano Allegri, un altro che come Mancini potrà sfruttare il suo indiscusso talento e la sua capacità di adattarsi a entrambi i lati del campo, coprendo le due fasce con la stessa intensità, senza particolari problemi. E se in tanti, nei giorni scorsi, si sono indispettiti per la sua assenza nella lista dei 30 giocatori candidati al Pallone d'Oro... beh, da oggi hanno un motivo in più per farlo.