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L'ultima tegola in ordine di tempo è stata annunciata da Massimiliano Allegri giusto oggi, alla vigilia della sfida contro la Salernitana. Domani Leandro Paredes non ci sarà: per lui un problema alla zampa dell'oca, ovvero ai tendini di tre muscoli della coscia: sartorio, gracile e semitendinoso. Out anche Leonardo Bonucci, ma "solo" per un'influenza, e Paul Pogba, che invece è ancora ai box dopo l'illusoria convocazione per il match casalingo contro il Monza. Tornando all'impegno di domani, l'assenza dell'argentino non dovrebbe comportare particolari problemi: il centrocampo della Juve, del resto, ha ampiamente dimostrato di poter "viaggiare" bene anche senza di lui, ma certamente l'ennesimo guaio fisico della stagione bianconera non può che far suonare un (altro) campanello d'allarme dalle parti della Continassa.

NESSUNO ESCLUSO - Perché quest'anno, ancor più del solito, gli infortuni hanno rappresentato un serio problema per la Juve, con tutte le conseguenze del caso per le scelte del tecnico che di fatto non ha mai avuto a disposizione l'intera rosa, quella costruita in estate anche grazie al mercato. Pure senza considerare il Polpo e Federico Chiesa, reduce dalla rottura del crociato nel gennaio 2022, da agosto ad oggi in pochissimi tra i giocatori bianconeri sono riusciti a restare alla larga dall'infermeria (Danilo, Mattia Perin, Federico Gatti, Fabio Miretti e Nicolò Fagioli): tra noie muscolari (a volte ripetute), affaticamenti vari, ricadute e infortuni di natura traumatica, al J|Medical sono spesso stati costretti agli "straordinari", con numeri da record (negativo) che parlano di una media di 1,32 stop a partita.

DATI HORROR - Mai fino a oggi si era arrivati a tanto. E pensare che già la prima stagione dell'Allegri-bis era sembrata nefasta, ma allora non si era andati oltre lo 0,92. Solo contando i ko muscolari e tendinei, attualmente la media è di un infortunio a gara, con il totale che racconta di quasi 40 problemi fisici per un totale di 180 partite saltate. Un'emergenza che appare quasi destinata a non finire mai, se è vero che, dopo aver esultato per il rientro di Dusan Vlahovic, Allegri e i tifosi sono stati costretti ad abbassare di nuovo la testa con una certa rassegnazione per lo stop di Arek Milik, dovuto a un affaticamento al flessore. E se in questa fase la situazione è meno grave rispetto per esempio al periodo precedente la sosta, ciò non significa che sia tornato il sereno, anzi. Il forfait di Paredes per la trasferta di domani ne è la prova e mette ancora una volta in luce la necessità di una seria riflessione per il futuro. Del resto è stato lo stesso Allegri ad ammetterlo: "Sicuramente avremo sbagliato qualcosa". Fondamentale, ora, saper rimediare, per non ripetere gli stessi errori.