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Quali sarebbero le conseguenze per la Serie A se si realizzasse il sogno dei promotori della grottesca iniziativa #Juveout? Cosa resterebbe del campionato italiano nel caso in cui la Juventus, sull'onda di un rinnovato 'sentimento popolare', venisse fatta fuori? Diciamo che sostanzialmente ci sarebbero tre tipi di effetti: economici, sportivi e di tifo. Vediamoli...

L'iniziativa #Juveout sportivamente è grottesca esattamente come lo sarebbero un #Napoliout, un #Interout o un #Milanout. Che gusto ci sarebbe, per chiunque, a vincere in assenza dei rivali di una vita? Che fine farebbero il divertimento e gli sfottò fra tifosi (quelli sani, quelli veri)? 

In termini economici, poi, l'assenza della Juventus dalla Serie A sarebbe anche peggiore di quella di altri club. Quella bianconera è l'unica società italiana presente stabilmente nelle top 10 internazionali, per rendimento sportivo ed economico. Ranking Uefa, Forbes, Kpmg, eccetera: la Juve c'è sempre, le altre italiane no. 

In questo momento storico, piaccia o non piaccia, la Juventus è la locomotiva del movimento calcistico italiano. Toglierla dalla Serie A sarebbe un incalcolabile danno economico e di immagine. Paradossalmente, oggi, avrebbe più da guadagnare la Juve a lasciare il calcio italiano, che non il contrario. E infatti Agnelli punta dritto all'idea di campionato europeo per club. 

Cosa resterebbe, della Serie A, senza la Juve? Meno soldi, meno campioni, meno speranze per la Nazionale (che tre dei suoi quattro Mondiali li ha vinti basandosi su un blocco Juve). E meno polemiche, meno alibi per chi perde. Con chi se la prenderebbero quelli che non riuscissero a vincere lo scudetto? La Juve, in fondo, fa comodo anche a loro. Così com'è.

E così come a noi osservatori neutrali la Serie A piace con tutte le sue squadre, con tutte le sue rivalità. E anche, sì, con tutte le sue polemiche.