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La verità è che - tra i tanti “ladri”, “fino al confine” e insulti neanche ripetibili - l’unico slogan che dovrebbero pronunciare davanti alla Juventus è “grazie”. Grazie per aver regalato di nuovo quattro squadre in Champions League all’Italia, grazie per portare alto il tricolore in Europa, grazie per trascinare il ranking Uefa. 

Alla fine dell’ennesima tre giorni imbarazzante per il calcio italiano, la Juve si conferma l’unica luce azzurra a livello continentale. C’è il Napoli dei record, capace di farsi buttare fuori sia dalla Champions che dall’Europa League (ma sempre #atestaalta). C’è lo sconfortante Milan che si lascia sverniciare dall’Arsenal di Wenger - nel momento peggiore della stagione - a San Siro. C’è la Lazio che scivola clamorosamente in casa contro la Dinamo Kiev. C’è la Roma chiamata all’impresa (!) per ribaltare il 2-1 subito dallo Shakhtar nell’andata degli ottavi di Champions. Senza considerare l’Atalanta, l’unica da applaudire nonostante l’eliminazione, per il coraggio e lo spirito mostrati contro avversari sulla carta più attrezzati.

La verità è che l’Italia non merita la Juve. "Fino al confine" arriva, al massimo, la mediocrità di tutti gli altri.