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Un sospiro di sollievo. Per due motivi: il primo, è finita questa stagione, strana, storta e stralunata; il secondo, è finita con un sorriso. E con le lacrime di Alex Sandro, che alla fine chiudono un mega cerchio con il passato. 

La migliore notizia: la Juve esce dalla stagione come dalla dicotomia in cui si era rinchiusa. E cioè: bello e cattivo gioco, fragilità o risultato. E no, in realtà c'è altro. C'è qualcosa di diverso e ce l'hanno detto pure queste due partite. C'è poi la fine di un'era, che vale un po' per tutti, pure per tutti noi. 

Ecco: l'era Montero dura due partite e in queste due partite, se uno proprio si vuole, qualcosa di diverso si è visto. Il tridente, ad esempio. E la riaggressione, se vogliamo essere proprio pignoli. Certo, vale quel che vale, in una situazione per nulla o poco stressante, che fa diventare esperti navigatori anche i giovani marinai. Però la strada è tracciata e si specchia negli occhiali scuri di Cristiano Giuntoli, a bordocampo con i suoi ragazzi. 

Questa è la sua Juventus, a lui bisognerà affidarsi. Non ci sono alternative, c'è solo da aspettare. Sarà stata la mossa giusta? Chissà. Intanto, è una storia diversa. Non vediamo l'ora di raccontarla.