COME IL MAESTRO... - A riconoscerlo anche Andrea Pirlo, il tecnico che il 27 gennaio 2021 lo ha fatto esordire tra i "grandi", prima in un quarto di finale di Coppa Italia all'Allianz Stadium e poi in Serie A, contro il Crotone ancora in casa. E che ora è convinto che Nicolò possa essere il suo erede, nonostante al momento stia giocando con profitto da mezzala e non in regia. Eppure la visione di gioco (il famoso "terzo occhio") sembra molto simile, così come la capacità di scegliere in che modo gestire (e proteggere) il pallone, di trovare la posizione e il gesto più adatto in ogni situazione, anche a costo di rischiare con qualche finezza. Senza dimenticare la tecnica che chiaramente può ancora essere affinata.
... MA NON DEL TUTTO - Qualche differenza con Pirlo, comunque, c'è. Perché Nicolò, oltre a cavarsela con le punizioni, recupera più palloni e cerca molto anche l'inserimento, forse retaggio di un passato da trequartista emerso ancora dalle parole di papà Marco, sicuro nell'indicare la sua qualità principale nella visione di gioco e la sua principale "lacuna" nel lavoro in fase di rifinitura. Poco male, anche in questo caso basterà avere un po' di pazienza (e lavorare). Intanto, alla Juve, potrebbe essere interessante vederlo in cabina di regia, lì dove agiva il Maestro, sicuro che il 21enne ha tutte le doti necessarie per eccellere anche lì. E chissà che per lui non possa essere la svolta decisiva...