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"Abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità per diventare numeri 1. Grandi rischi presi", questa la considerazione più significativa che il presidente della Juve, Andrea Agnelli, avrebbe espresso in un incontro avvenuto il 20 aprile 2020 (in pieno lockdown) al manager Vincenzo Ampolo. Un momento molto delicato per tutto il paese e ovviamente anche il calcio italiano, come conferma la sintesi della riunione che Ampolo invia in un messaggio a Pavel Nedved, Fabio Paratici, Federico Cherubini e Stefano Bertola. Il documento, scrive Calcio e Finanza, è tra gli atti dell’inchiesta della Procura di Torino, come riportato dall’AGI.

Negli appunti attribuiti ad Agnelli durante la riunione, si legge: "Riunione oggi è preso di coscienza del momento economico difficile. Abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità per diventare numeri 1. Grandi rischi presi. Poi è arrivato Covid 19. Fino al 30 giugno abbiamo messo in sicurezza l’azienda-stipendi pagabili. Nonostante perdita contabile di 220m”. Considerazioni che proseguono riguardo le tappe successive che il club avrebbe dovuto percorrere: "Dobbiamo ristrutturare nostra produzione i.e. giocatori. Bisogna prendere atto di questo e operare. Prendiamoci 10-15 gg per lavorare ognuno sul suo. Portare la macchina a livello di sostenibilità per vivere senza operazioni straordinarie. Operazioni fortunate: AuCap pre Covid e accordo giocatori”.

L'ormai ex presidente della Juve, avrebbe poi anche parlato della situazione generale del calcio e dei top club europei: "“Barca, Juve e Psg sono i club in maggiore difficoltà attualmente. Real e Bayern uniche società sane in questo momento”. Infine, una considerazione riferita a Giorgio Chiellini, in quel momento capitano della squadra che “sa che se non giochiamo fino a marzo 21 dovranno rinunciare a stipendi”.