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Se è vero che gli alibi per una grande squadra devono essere ridotti al minimo, è anche giusto pesare oggettivamente le variegate attenuanti. In casa Juventus, la lista degli indisponibili pesa solo a leggere. Dalla difesa all’attacco, la squadra di Pirlo è tempestata da defezioni che costringeranno Pirlo a reinventare un reparto su tutti contro il Verona, ovvero la retroguardia.

LE SOLUZIONI - Dal futuro al presente, perché la contemporanea assenza per infortunio di Chiellini e Bonucci ha eletto la coppia che governerà la Juve quando i due abdicheranno, De Ligt-Demiral. A sinistra tutti disponibili, mentre il vero disastro risiede a destra. Fuori Cuadrado, fuori anche Danilo per squalifica, per questo Pirlo è costretto a trovare una soluzione. Un’idea può essere quella di spostare di fascia un terzino tra Alex Sandro, Frabotta e Bernardeschi, un’altra ancora quella di adattare McKennie in difesa, come già successo nell’esperienza allo Schalke 04. Quella che stuzzica più di tutti, come scrive la Gazzetta dello Sport, è lanciare nuovamente Radu Dragusin.

IDEA DRAGUSIN – Partiamo da un assunto: la Juve punta su di lui. In questa direzione va la strategia di rinnovare il suo contratto in scadenza il prima possibile, ma l’ulteriore investitura può arrivare a stretto giro di posta. Il classe 2002 ha già esordito sia in Coppa Italia, sia in Champions League che in Serie A, per 1 minuto contro il Genoa. Piccole benedizioni che preannunciano un battesimo di fuoco contro il Verona, tappa che la Juve non può permettersi di fallire. Al fianco degli altri giovani del destino, De Ligt e Demiral, proprio come era successo in Coppa Italia contro la Spal.