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Sembrava intoccabile, forse lo era davvero. Ora non lo è più. Ma Max Allegri non molla. Anche se può sentirsi solo, anche se può sentirsi stanco, salvo clamorose svolte non all'orizzonte resterà al suo posto. Non è cambiata la sua posizione: “Resto al 100%. Ma non decido per gli altri”. Ed è questo il punto. Perché nuove e sempre più delicate riflessioni si stanno sviluppando alla Continassa, su Allegri l'ultima parola sarà di John Elkann mentre l'agenda di Francesco Calvo prevede i contatti anche per valutare l'eventuale sostituto in panchina (c'è Igor Tudor in pole position), qualcosa comunque si è rotto e non si potrà ignorare. Con il numero 1 di Exor che dovrà, proprio quando si avvicina il centenario di proprietà Juve della famiglia Agnelli, prendere la decisione più delicata in visto della prossima stagione: Allegri sì, Allegri no. Mettendo sulla bilancia i pro e i contro, pure quelli che in apparenza potrebbero pesare sull'altro piatto. Con quattro motivi per tenere Allegri e quattro motivi per mandarlo via.

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