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La Juve raggiunge l’incredibile cifra di mezzo miliardo di fatturato. La campagna di espansione globale del club bianconero, che fa di Cristiano Ronaldo un perno fondamentale, prosegue senza indugi. Come analizzato dalla Gazzetta dello Sport, In attesa del cda di venerdi 20, che licenzierà il bilancio al 30 giugno 2019, incrociando i dati del primo semestre bianconero con quelli del secondo contenuti nel prospetto della controllante Exor, emerge una perdita di circa 40 milioni. I ricavi lordi ammontano a 621 milioni: per questo, al netto delle plusvalenze derivanti dalle cessioni dei giocatori, stimate in circa 125 milioni, si arriva a un totale di 495 milioni di euro. Un record assoluto per il calcio italiano e un passo in avanti per la Juve rispetto al 2017/2018, quando ci si era fermati a 411 milioni. Si è andati più veloci rispetto alle previsioni, che stimavano il raggiungimento di quota 500 milioni nel 2020.

EFFETTO CR7 - La scossa è ovviamente stata rappresentata dall’arrivo di Cristiano Ronaldo: la prima stagione in bianconero di CR7 ha portato circa 70 milioni in più di soli ricavi caratteristici. Inoltre, quest’anno il contratto con lo sponsor tecnico Adidas passerà da 23 a 51 milioni annui, e sono in corso trattative per il rinnovo di quello sottoscritto con Jeep, che dovrebbe arrivare a 40-45 milioni. Restano liberi il retromaglia, la manica e il completo di allenamento. Poi si dovrà pensare ad espandere ancor più il brand in mercati chiave come quello asiatico e americano, monetizzando poi anche l’imponente crescita sui social network, che vedono la Juve dietro solo a Real, Barcellona e Manchester United.

IL DEBITO - Sempre secondo quanto riportato dalla Gazzetta sono contestualmente cresciuti anche i costi, con stipendi e ammortamenti superiori a 450 milioni, e in questo senso non aiutano i cosiddetti esuberi. Il deficit previsto da Banca Imi era di 68 milioni, grazie alle plusvalenze si è ridotto a 40 milioni. Al momento la gestione risulta squilibrata, anche a causa dell’uscita prematura dall’ultima Champions. Rientra così nei piani l’aumento dell’indebitamento finanziario netto, che al 30 giugno ha toccato 464 milioni (un anno prima erano 310). Proprio la crescita dei ricavi ha reso sostenibile il debito: c’è infatti da tenere conto della struttura patrimoniale della Juve, composta sia da un nutrito parco giocatori che da moderne infrastrutture.