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L’arrivo di Pablo Moreno Taboada alla Continassa è passato quasi sottotraccia, nell’estate di Cristiano Ronaldo e nei giorni del probabile ritorno di Leonardo Bonucci. Eppure, la Juventus è riuscita a prelevare uno dei prospetti più interessanti del calcio spagnolo, un ragazzo già identificato come il futuro della Roja e che a Barcellona stanno già rimpiangendo. Ma chi è questo 16enne cresciuto nella Masia, che segna gol a raffica e sembra incapace di sentire la pressione?

LA CARICA DEI 200 GOL - Originario di Granada e appartenente alla “magica” classe del 2002, Moreno è un talento a dir poco precoce, ormai esperto nel bruciare le tappe. Prelevato dal Barça quando aveva 10 anni - dopo aver vinto il campionato andaluso con i biancorossi - Pablo è passato direttamente dall’Infantil A al Cadete A, in un immediato doppio salto di categoria che ha stupito tutti: sono “bastati”, si fa per dire, 70 gol in 30 presenze con gli Under 14. E proprio all’età di quattordici anni, ecco arrivare per lui la convocazione nella Spagna Under 16 di Santi Denia. Con la quale, neanche a dirlo, si presenta subito con una rete (all’esordio contro i parietà della Scozia). In tutto, sono oltre 200 le marcature collezionate da Moreno nella sua giovane carriera. Tre di queste sono arrivate proprio contro la Juve, nella sfida del Memorial Cristina Varani del 2015. Fisico e tecnica, da oggi al servizio dei bianconeri.

LA PRIMAVERA DI PABLO - L’assalto totale della Juve alla cantera del Barcellona ha prodotto un frutto importantissimo. I catalani sono riusciti a respingere l’offensiva bianconera per il classe ’99 Oriol Busquets, blindato con il rinnovo di contratto e una clausola da 200 milioni di euro, ma non altrettanto efficace è stata la contromossa per il più giovane Moreno. I campioni d’Italia hanno investito circa 700mila euro per vederlo arrivare a Torino, accompagnato ieri dai suoi rappresentanti Pau Clavero e Pere Guardiola, fratello di Pep. Pablo si aggregherà alla Primavera allenata da Francesco Baldini, con lo stesso obiettivo di sempre: segnare, in vista del salto nel calcio dei grandi. Perché bruciare le tappe, per lui, non è mai stato un problema.

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@mcarapex