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Il vantaggio di Max Allegri è evidente, ma la sua felicità non è completa mentre osserva le partite del martedì e del mercoledì sera davanti alla televisione. Come racconta il Corriere dello Sport, questo vale anche per i tifosi bianconeri. Ha espresso chiaramente l'insolita situazione di una stagione senza competizioni europee, con solo un impegno settimanale: "Non giocare la Champions League è fonte di amarezza e dispiacere perché il club è abituato a parteciparvi, fa parte del suo DNA, e soprattutto perché l'abbiamo conquistata sul campo. Dopo tanti anni è una cosa che ci lascia spiazzati." È evidente il suo stato d'animo: "Io pure ci giocavo da 14 anni...".

MINIMO SINDACALE - È quindi comprensibile che il primo obiettivo sia tornare immediatamente sulla scena europea: il minimo sindacale per la Juventus è chiudere tra le prime quattro posizioni per tornare ad essere protagonista in Champions l'anno successivo. Tuttavia, questa assenza dalle coppe europee offre anche un'opportunità. La settimana libera consente alla squadra di concentrarsi maggiormente sul campionato e di utilizzare il tempo disponibile per lavorare e interiorizzare le novità e i principi introdotti in estate.

OCCASIONE - La Juve ha ora l'opportunità di trasformare questa situazione negativa in un vantaggio significativo, che va al di là del semplice quarto posto, anche se quest'ultimo rimane fondamentale. Le prime quattro giornate di campionato lo dimostrano già: la Juventus è la principale inseguitrice, solitaria, dell'Inter in testa alla classifica con il punteggio pieno. Si può immaginare un duello tra Inzaghi e Allegri per il titolo di campione d'Italia. Tuttavia, Max Allegri non vuole sentir parlare di titolo, cercando di evitare che l'entusiasmo circostante la squadra possa diventare controproducente. Come esperto allenatore, cerca di allontanare tentazioni pericolose e di rimandare nel campo avversario la pressione e gli obblighi di vittoria. In ogni caso, il tecnico ha l'intenzione di trarre il massimo da questa situazione non voluta: "Dovremo essere bravi a trasformare questa amarezza che abbiamo per non giocare in Europa in rabbia."

CALENDARIO - Da qui alla pausa di ottobre, la Juventus affronterà quattro ostacoli: Sassuolo in trasferta, Lecce in casa, Atalanta in trasferta e il derby contro il Torino. Questo percorso non è privo di insidie, ma è certamente fattibile. Dopo la sosta internazionale, la Juventus avrà altri quattro impegni: Milan in trasferta, Verona in casa, Fiorentina in trasferta e Cagliari prima della pausa di novembre. Al ritorno da questa pausa, il 26 ottobre, lo Stadium ospiterà lo scontro diretto con l'Inter. Manca ancora qualche giorno al grande match, ma la missione di Max è chiara: trasformare la rabbia di essere spettatori in Europa in un vantaggio. Solo allora potremo iniziare a pronunciare la parola "scudetto"...