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Settimane in isolamento, poi la chiamata: lo vuole Pirlo e lo vuole subito. Le ultime ore devono esser state un sogno ad occhi aperti, per Radu Dragusin. Si è appena negativizzato, e la prima mossa 'ufficiale' è stata quella di aggregarsi al gruppo: con l'infortunio di Chiellini, il tecnico ha pensato subito al roccioso centrale rumeno, studiato molto attentamente in estate quando Pirlo era ormai prossimo alla panchina dell'Under 23. Ecco, cos'è rimasto di quelle sere d'estate, dei ripassi e delle idee su quella formazione? I ragazzi. Forti. Da lanciare. A partire da Radu e dalla gara con la Lazio.

IL PASSAGGIO - Com'è arrivato alla Juve? 11 gennaio del 2018: Marotta e Paratici, mentre il mercato invernale arriva nel momento clou, bussano alla porta dello Sport Regal di Bucarest, club che ha Florin Raducioiu quale direttore tecnico. Vogliono Radu Dragusin, quel ragazzino che sembra già troppo grande, troppo maturo, anche troppo impostato. Era il capitano dell'Under 16 della Romania, mesi prima aveva vinto il premio come miglior giocatore nelle ultime finali nazionali Under 15, vinte proprio dal suo club. Chi l'ha visto giocare, ecco, l'ha definito subito 'fortissimo'. Da qui, la scelta della Juve di portarlo a Vinovo. Parte dall'Under 16, all'epoca allenata da Simone Barone; passa subito all'Under 17 di Pedone. Dimostra tutto, pure di più. Così la macchina del mercato bianconero si è messa subito in moto: prima si è abbassata la pretesa dei rumeni (volevano 250mila euro), poi si è lavorato sui bonus. 

NO ALL'ATLETICO - Dragusin sceglie la Juve. Ma non per 'scappare' dalla Romania: lo fa rifiutando l'Atletico Madrid, proprio la squadra che ha ritrovato nella prima partita di Youth League (e che ha battuto, assolutamente da protagonista). Lo Sport Regal di Bucarest è infatti un club satellite dei Colchoneros, e il passaggio sembrava praticamente obbligato. 'No, grazie': Radu va alla Juve, riluttante pure verso l'ultimo tentativo del Psg. Contro la Lazio l'occasione di entrare dalla porta principale nel mondo dei grandi calciatori: chissà se avrà l'occasione. Intanto, dopo lo spavento covid, il karma ha restituito una convocazione attesa a lungo. Ci risiamo: tocca a Dragusin.