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La prima buona notizia del 2022 per Allegri è il rientro di Paulo Dybala. La Joya è tornata ad allenarsi e sarà a disposizione per la partita dell'Epifania contro il Napoli. Un rientro che può essere visto anche in chiave "simbolica": Dybala - al netto della questione del rinnovo di contratto ancora da chiudere - mai come oggi rappresenta il punto fermo dell'attacco della Juventus: con un Morata distratto dalle sirene catalane e gli acerbi Kaio Jorge e Kean, l'argentino deve prendersi la squadra sulle spalle, regalarsi e regalare una seconda parte di stagione qualitativamente e quantitativamente importante: con un po' di fortuna - leggi: senza infortuni - può farlo eccome. 

TESTA AL CAMPO - Lo dicono i numeri: quando il fisico lo ha lasciato in pace, Dybala è stato decisivo, andando a referto - con gol o assist - in 12 partite sulle 17 giocate (8 gol e 4 assist in 17 partite). Poi l'ultimo stop a cavallo tra Malmo e Venezia: la Juventus se l'è cavata - complice anche un calendario certamente non complicato - anche senza di lui. Ma gennaio porta, tra le altre, Napoli, Inter, Roma e Milan: tour de force clamoroso nel quale Dybala sarà fondamentale. Tutto questo mentre la spada di Damocle del rinnovo pende ancora, nonostante un accordo ormai trovato e soltanto da formalizzare (8 milioni più 2 di bonus fino al 2026). Si attende, come riporta Calciomercato.com, che l'agente Antun venga riconosciuto legalmente come agente Fifa in Italia. La nuova deadline è febbraio, anche se fino ad allora tecnicamente Dybala è un free-agent che può ricevere e ascoltare nuove proposte. Ma difficilmente gli impegni di questo mese di fuoco favoriranno uno scenario del genere: c'è, prima di ogni cosa, il campo: tradotto, partite che diranno quali ambizioni la Juventus - e con lei Dybala - potrà nutrire.