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Oggi è il giorno del giudizio, seppur il primo. Si scopriranno infatti gli effetti dell'inchiesta Prisma sulla Juventus dal punto di vista sportivo. Alle ore 12.30 di fronte alla Corte federale d’Appello a sezioni unite, si torna a parlare di plusvalenze e in giornata è atteso il dispositivo dei giudici. Tradotto, entro sera sapremo sarà confermata l'assoluzione in primo e in secondo grado per i bianconeri e quindi non ci sarà un altro processo, se verranno giudicati nuovamente e dichiarati innocenti oppure se saranno dichiarati colpevoli e in tal caso potrebbero ricevere da subito sanzioni importanti, in ottica classifica. 

PROCESSO - Lo scorso 27 maggio, la Juventus era già stata dichiarata innocente. Fino allo scorso 22 dicembre quando la Procura Federale aveva scelto di riaprire l'inchiesta. Decisione inusuale ma praticabile qualora si ritenga che ci siano nuove prove che possono modificare la posizione dell'indagato. Secondo il procuratore capo Chinè infatti, nelle 14 mila pagine di fascicoli di inchiesta Prisma ci sarebbero: "numerosi indizi gravi idonei a modificare la decisione finale". Come riferisce La Gazzetta dello Sport. Si tratterebbe di intercettazioni telefoniche e ambientali, cartacee e non, che dimostrerebbero l'illecito.

SANZIONI - Alle 12.30 in collegamento da remoto il procuratore procederà subito alla richiesta di sanzioni per la Juve, gli altri otto club. Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara. Oltre ai club anche 52 tra dirigenti ed ex, tra cui Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Federico Cherubini. Non è detto però che le sanzioni che richiederà oggi il procuratore siano analoghe alle precedenti. All’epoca Chiné aveva chiesto multe per i club (800 mila euro per la Juve) e inibizioni per i dirigenti (12 mesi per Agnelli, 16 e 10 giorni per Paratici). Nell’istanza di revocazione il procuratore non ha espresso le sue intenzioni in merito alle pene da chiedere. Se la Procura ritenesse i nuovi elementi probatori particolarmente gravi, potrebbe comunque portare alla richiesta di punti di penalizzazione.

TEMPISTICHE - Nella giornata di oggi i club, Juve compresa, illustreranno la loro strategia difensiva. La Corte presieduta di nuovo dal giudice Torsello si riunirà in camera di consiglio e nell'arco della giornata prenderà la decisione innanzitutto sull’ammissibilità dell’istanza presentata dalla Procura federale, quindi, nel caso questa venga accolta, deciderà nel merito. Nel caso in cui si trattasse realmente di punti di penalizzazione, la decisione diventerebbe immediatamente esecutiva, ma il club potrebbe comunque far ricorso al Collegio di garanzia del Coni.