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Paulo Dybala insegue la prima maglia da titolare della stagione. Tra postumi dell’infortunio, problemi di salute e qualche imprevisto, la Joya ha trovato i primi minuti stagionali solo nel secondo tempo contro la Dinamo Kiev, ma ora è pronto per riprendersi un posto al centro della Juve. Sogna da mesi di tornare ad essere protagonista, di ricominciare da dove aveva lasciato... da MVP della Serie A. Sul piatto tante questioni: fiducia personale, conquista di Pirlo e un ruolo da imprescindibile. E contro il Verona, domani sera, avrà la sua chance: per lui, finalmente, un'occasione da titolare al fianco di Morata. 10 e 9, come ai vecchi tempi, per far volare la Juve, con uno sguardo ben rivolto anche al Barcellona, perché anche lì la Joya mira ad essere titolare, contro Messi e, Covid permettendo, vicino a Ronaldo. Anche se in tutta questa storia c'è un grosso "ma"...

IL CASO - Ma il caso è ancora aperto. Se lo screzio con Paratici e il colloquio con Pirlo fanno parte di un recente passato accantonato, di una frustrazione momentanea, sul tavolo restano ancora diverse questioni da risolvere, tutte fuori dal campo. Il riferimento è al rinnovo di contratto, che non arriva. Come scrive il Corriere dello Sport, nessun passo avanti, ma tutto è in stand by. Eppure Jorge Antùn è da un mesetto ormai a Torino, pronto a sedersi al tavolo con la società, ma il suo cellulare è rimasto muto. Domenica scorsa, in verità, ci sarebbe stato un contatto e Fabio Paratici, che però non ha portato a novità. E non è nemmeno stato messo in agenda alcun appuntamento per far ripartire la trattativa per quel contratto in scadenza nel 2022. Tutto bloccato, insomma, nonostante i tempi sembrassero maturi, con un susseguirsi di rinvii, causati anche dalla bolla in cui si è chiusa la Juventus. La volontà delle parti sembra comunque chiara: arrivare a un'intesa biennale, fino al 2024, e a una possibile opzione fino al 2025. Le cifre? 10 milioni più bonus.