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Lo sfogo con Fabio Paratici forse sarebbe dovuto restare tra quattro mura. Mentre quel like messo e poi tolto, poteva sostanzialmente essere evitato. Sempre che Paulo Dybala non volesse proprio far emergere in maniera così pubblica, così social, il suo malumore. D'altronde se è vero l'antico adagio che “un amore non è bello se non è litigarello”, non si può fare altro che sottolineare come il rapporto tra Dybala e la Juve sia stato fatto di lampi di passione ma anche di qualche litigio di troppo, perché già nei cinque anni precedenti non sono di certo mancati i momenti di insofferenza da parte di Paulo. Puntualmente rientrati, ma piuttosto frequenti.

DA ALLEGRI A SARRI - Così come post social o dichiarazioni dei fratelli Gustavo (soprattutto) o Mariano, in passato anche suo ex agente. Con Max Allegri e Maurizio Sarri, ora anche con Andrea Pirlo, quell'allergia alla panchina proprio non sembra passare, indipendentemente dai momenti della partita e dello stato di forma.
Una situazione che fa parte quasi quanto l'aspetto economico all'interno della trattativa per il rinnovo di contratto: ogni comportamento fuori le righe resta sbagliato, ma Dybala di essere considerato uno come tutti gli altri non sembra aver più voglia. Così l'episodio di Crotone è solo l'ultimo di una lunga serie nella sua vita bianconera.

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