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Paulo Dybala è già al secondo avvertimento. C'è una certezza: vuole il rinnovo con la Juve e questo l'ha ribadito anche più di un paio di volte. Ma andiamo con ordine. Lo scorso gennaio parlò al The Guardian: "Mi restano due anni per il mio contratto. Non è poco ma non è neanche lungo. Vedremo quali sono i piani della Juventus, se pensano che potrei partire nel prossimo mercato o se vogliono che io rimanga. Questa è una decisione che il club deve prendere. È difficile sapere perché le cose cambiano in un secondo". Primo avvertimento. Sei mesi dopo è arrivato il secondo. ​

SECONDO - "Al momento non c'è nulla, davvero. Ho ancora un anno e mezzo di contratto, che non è molto, e capisco che con tutto quello che è successo (coronavirus, ndr) non è facile per il club, ma altri giocatori hanno anche rinnovato. Quindi aspettiamo. Ovviamente sono un giocatore di questo club e sono felice di essere qui. La gente mi ama molto e io ricambio. Ho un grande affetto per il club e le persone qui, ho un buon rapporto con il mio presidente e sicuramente a un certo punto verranno a parlare. O forse no, non lo so. A un certo punto potrebbe esserci il rinnovo, ma dipende dalla Juventus". Come dire, sono passati sei mesi ma la situazione è sempre la stessa. In più Paulo aggiunge che "anche altri calciatori hanno rinnovato".

RINNOVO - Secondo le ultime indiscrezioni l'argentino vorrebbe un ingaggio da 15 milioni di euro a stagione. La Juve, in questa fase, ha scelto di imporre un tetto sugli ingaggi di 9 milioni di euro lordi, cifra valida però per i nuovi acquisti. Dybala guadagna circa 7 milioni di euro netti a stagione e di certo si aspetta di superare la doppia cifra visto che nella classifica dei più pagati è stato raggiungo da Bonucci e Szczesny che con i loro recenti rinnovi hanno raggiunto lo stesso stipendio. In attesa di una chiamata del club bianconero che sta facendo i calcoli per accontentare l'argentino, Dybala aspetta il ritorno in campo e si gode le parole di Sarri: ​"E' un giocatore fenomenale - ha dichiarato a Sky Sport il tecnico bianconero -. La nostra difficoltà dal punto di vista tattico è solo far coesistere due calciatori atipici nello stesso momento in campo (lui e Ronaldo ndr). E' chiaro che  ci possono fare la differenza in qualsiasi azione. Il resto della squadra si deve saper adeguare a cosa fanno questi due in fase offensiva e difensiva. Rischiamo di avere l'area vuota avversaria vuota ma è una difficoltà piacevole". Sulla carta sono tutti felici, ma il futuro sembra ancora tutto da scrivere e il tempo scorre...

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