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Tutto sommato, la sosta per le nazionali ha permesso a Max Allegri di ritrovare anche giocatori motivati. È il caso per esempio di Dusan Vlahovic, arrivato nel ritiro della Serbia con un solo gol su rigore nelle ultime undici partite disputate con la Juve e poi capace di trovare la via della rete per ben tre volte contro Lituania e Montenegro. Ma è anche il caso di Angel Di Maria, rinvigorito nello spirito dopo la nuova scorpacciata di entusiasmo ed emozioni in Argentina: le amichevoli con Panama e Curaçao sono servite per regalare una nuova doppia passerella in patria ai campioni del Mondo, un doppio appuntamento che Di Maria non si sarebbe perso per nessuna ragione al mondo. Ma non è per questo se Max Allegri lo ha tenuto a riposo contro Sampdoria, Friburgo e Inter: dopo il problema muscolare, senza lesioni, rimediato nella gara d'andata con i tedeschi, per oltre una settimana l'argentino non ha potuto realmente allenarsi, se alla fine il tecnico ha preferito lasciarlo fermo e al massimo portarselo in panchina per sostenere i compagni è solo per evitare rischi. E di conseguenza averlo in condizioni di poterlo sfruttare al meglio alla ripresa. Non contro il Verona però. Perché El Fideo, proprio come Leandro Paredes che è in ogni caso squalificato, è atteso al Training Center solo venerdì, quando alla Continassa sarà già vigilia. Quanto basta per capire che Allegri potrà al massimo portarselo in panchina, programma il suo rilancio dal primo minuto per la semifinale d'andata di Coppa Italia con l'Inter in programma martedì sera. E contro il Verona? Considerando le condizioni non ideali di Federico Chiesa, si va verso la soluzione del doppio centravanti con solo sullo sfondo la conferma di Matias Soulé.

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