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Angelo Di Livio, ex giocatore della Juventus che ha trascorso a Torino sei stagioni dal 1993 al 1999, ha rilasciato un'intervista a Tuttosport in cui parla del momento dei bianconeri e si sofferma su alcuni singoli: "Friburgo? Onestamente mi aspettavo qualcosa in più, sia sotto l’aspetto del gioco sia dei gol. Un 2-0 sarebbe stato un risultato più sereno in vista del ritorno: serviva segnare qualche rete in più".
 
NON SOLO COLPA DI VLAHOVIC - "E’ evidente che l’attaccante non stia attraversando un buon momento, ma non darei tutta la colpa a lui. Deve ritrovarsi, però i compagni potrebbero aiutarlo con qualche palla più tranquilla. Vlahovic si impegna, manca un po’ di lucidità sotto porta, a volte è preso dalla troppa frenesia e foga. Forse vorrebbe spaccare il mondo, penso che debba ragionare di più però questi giocatori che si dannano l’anima mi piacciono molto, come Kostic".
 
IL PARAGONE CON KOSTIC - "Sono molto contento perché Kostic è un giocatore che mi piace tantissimo: l’unica differenza è che lui è un mancino puro, io giocavo più a destra. Per il resto, sa fare tutte e due le fasi benissimo, quando arriva sul fondo sforna cross a ripetizione e li serve bene. Di lui mi piace anche l’atteggiamento: vedo ragazzo molto umile. Insomma, è stata una bella sorpresa e scoperta. E poi sta continuando a migliorarsi: quando uno è in crescita vuol dire che si è inserito bene nel gruppo, nella società e nell’ambiente bianconero".

SOLDATINO KOSTIC - "Non lo so se a lui piace questo appellativo. Sarò sincero: a me il termine soldatino piaceva. Dovreste fargli vedere qualche video di quando giocavo... Sapevo cambiare tanti ruoli e li svolgevo in maniera egregia e aveva un grande senso del sacrificio".

RITORNO EUROPA LEAGUE - "Cosa serve? Un grande approccio alla gara, come è accaduto giovedì sera all’andata. Dovranno essere lucidi nelle ripartenza e dovranno segnare: purtroppo alla Juve manca sempre qualche gol in più per chiudere le partite. L’1-0 vale la vittoria, ma sui 180 minuti resta sempre un rischio. Se gli avversari segnano all’80, vai poi ai supplementari, subentra la stanchezza e la paura, con il pericolo di essere eliminati. Alla Juve manca un po’ più di cattiveria sotto porta".

CHIESA  E DI MARIA - "Meno male... Ero molto preoccupato per le condizioni di Federico, non si meritava un altro stop. Con lui e Di Maria ii bianconeri vanno in Germania sicuramente più rilassato, sarebbero state due assenze pesanti e, soprattutto, insostituibili".

IL RIMPROVERO A POGBA - "Certo, sono molto arrabbiato con Pogba: uno che non gioca da un anno non può arrivare in ritardo in ritiro, ai miei tempi sarebbe arrivato un’ora prima. In un momento poi così delicato, in cui serve testa e professionalità da parte di tutto. La Juventus vive una situazione particolare in cui deve salvare il salvare e l’atteggiamento deve essere esemplare più di quando le cose vanno bene".