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I valori aggiunti, nelle speranze della Juve, per il 2023, dovranno essere sicuramente Chiesa e Pogba, entrambi reduci da infortuni pesanti e quest'ultimo ancora alle prese con il recupero. Discorso che però vale ugualmente anche per Angel Di Maria, su cui è vero che Allegri ha potuto contare in misura maggiore rispetto agli altri due, ma non come tutto il mondo bianconero si aspettava al suo arrivo. Soprattutto dopo l'esordio spettacolare contro il Sassuolo condito da un grande gol al volo e un assist per Vlahovic. Da quel giorno il Fideo non ha più segnato con la maglia bianconera e solo in un'altra partita ha giocato da "Di Maria", ovvero nel match casalingo contro il Maccabi Haifa (tre assist). Tutto, accompagnato dall'espulsione contro il Monza e costanti problemi muscolari. Troppo poco per uno di coloro che sarebbe dovuto essere il fulcro della nuova Juve di Allegri.

UN'ANGEL PER LA JUVE - Non è finita però, perché ci sono ancora sei mesi per ribaltare tutto. Nei giorni di Natale, tempo di angeli, come scrive la Gazzetta dello Sport, la Juve si aspetta il suo Angel. Fino ad ora ben diverso da quello che ha illuminato la finale dei Mondiali tra Argentina e Francia. Si alza il livello e l'ex Psg risponde presente e allora Allegri, che ha rivelato di averlo sentito carico in questi giorni, si aspetta di contare sul vero Di Maria. Anche perché il livello dovrà alzarlo la Juve nei prossimi mesi se vuole tentare l'impresa della rimonta in campionato e provare ad andare fino in fondo all'Europa League. Servirà un Fideo vendicatore; che riscatti i primi mesi deludenti a Torino e riporti la Juve ad alzare dei trofei, obiettivo che proprio lui si era posto appena arrivato in Italia. Aveva previsto la vittoria dell'Argentina e così è stato, chissà se nelle sue previsioni, ci sia anche una grande seconda parte di stagione con la Juve.