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Metti un polacco e un brasiliano in Germania, e più precisamente in Brisgovia. Il risultato è un muro, un muro invalicabile. Se ieri sera la Juve è riuscita a battere il Friburgo e a conquistare i quarti di finale di Europa League il merito è sicuramente anche di Wojciech Szczesny e Gleison Bremer, entrambi decisivi per tenere la squadra sullo 0-0 (e poi sull'1-0) con interventi degni di due top player, veri leader difensivi di una squadra che sta continuando a trovare il proprio punto di forza nella retroguardia. 

Senza togliere nulla a Danilo e Federico Gatti (con quest'ultimo, in particolare, che probabilmente ha messo in campo la sua miglior prestazione con la maglia della Juve), all'Europa-Park Stadion il brasiliano ex Torino si è rivelato ancora una volta una garanzia assoluta per la squadra bianconera, come del resto in tante altre occasioni in stagione in cui ha fatto valere tutta la sua forza fisica e la sua intelligenza nella lettura delle fasi di gioco. Niente male, considerando peraltro che fino a ieri è stato alle prese con qualche acciacco.

E poi Tek, sempre più determinante, quasi a voler gridare al mondo che il portiere titolare della Juve è lui, nonostante il dualismo con un collega di tutto rispetto come Mattia Perin che quando è stato chiamato a sostituirlo non l'ha mai fatto rimpiangere, anzi, ha saputo persino fare meglio di lui. Mai mettere in discussione Szczesny, questo uno dei messaggi arrivati da Friburgo: un'altra nota lieta in una serata di festa, che per un istante ha fatto dimenticare i problemi della squadra, che comunque restano. Szczesny e Bremer, una coppia da 7 in pagella.