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Adesso la domanda è una: come ci si può privare di questo McKennie? Prima di rispondere, però, riavvolgiamo il nastro. Le premesse, a inizio stagione, erano ottime, con l’ormai celebre indicazione di Allegri nel precampionato: “Devi fare 10 gol”. Quando poi si è cominciato a fare sul serio, però, il centrocampista è scomparso dai radar del campo, per ricomparire in quello delle polemiche e delle voci di mercato. Pochi minuti in campo e deludenti, i problemi di forma fisica e le polemiche dopo essere stato allontanato dal ritiro degli Stati Uniti. Un vero e proprio ciclone, che avrebbe potuto abbattere chiunque, ma non McKennie, e già questo dimostra grande forza mentale. Silenzio, lavoro duro alla Continassa, nessuna polemica per le esclusioni e la forma fisica che ritorna. Così, McKennie, ha cominciato a risalire le gerarchie, fino a diventare un insostituibile di Allegri, nelle ultime partite. Contro la Fiorentina, uno dei migliori in campo: grande mobilità – una caratteristica che manca nel centrocampo bianconero -, capacità unica di inserirsi negli spazi, pericolosità offensiva, interdizione. Una prova maiuscola, come quello che nella passata stagione hanno convinto il club a riscattare il suo cartellino. E adesso torniamo al punto di partenza, come se fossimo incappati in una carta malus del Monopoly: la Juventus può privarsi di questo McKennie? Ma, soprattutto, Allegri ne vorrà fare a meno? Le vie del mercato sono infinite ma, a questo punto, sembra difficile che il club possa liberarsi dello statunitense. I problemi a centrocampo rimangono, ma McKennie non è uno di questi.