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Se una casa traballa il problema è nelle fondamenta. Nulla di più vero, nulla di più affiancabile alla Juventus, in questo momento. Sì, perché i bianconeri faticano a livello di gioco e di creazione di opportunità, ma gravi problemi analoghi si ritrovano nella rosa, nella sua costruzione. Un tema affrontato già in passato, ma che trova nuova linfa gara dopo gara. Quando le sfide si fanno più difficili, quando gli impegni si fanno più frequenti, quando un infortunio basta per complicare la vita di un intero reparto. In questo caso specifico la difesa. 

EMERGENZA MAI FINITA - Se i difensori centrali sono i più bersagliati da infortuni a lungo termine (crociato sia per Chiellini che per Demiral) sono anche coloro che godono di un numero maggiore: ben 5. De Ligt, Bonucci, Rugani, Chiellini e Demiral. Stessa sorte non è riservata ai terzini, il reparto più "sgangherato" a disposizione di Sarri, in cui l'unico in grado di garantire rendimento, disponibilità e affidabilità è Alex Sandro. Nonostante qualche appannamento di troppo, il brasiliano è il migliore. Dietro di lui l'adattato Juan Cuadrado, inserito esterno alto in rosa ma schierato terzino destro. E poi ancora Danilo e De Sciglio, che per un motivo o per l'altro, spesso per infortuni non garantiscono quanto richiesto per stare alla Juve. Le qualità le avrebbero, ma... c'è sempre un problema. E per Sarri la questione si pone nuovamente: contro il Sassuolo ci sarà Alex Sandro al rientro tra i titolari, ma non Cuadrado, che salterà la gara per squalifica (era diffidato). E la scelta forzatamente ricadrà ancora su Danilo. Non proprio al massimo del suo rendimento. Un'emergenza mai finita, un problema irrisolto dall'agosto scorso...