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Due anni fa la svolta arrivò nel derby casalingo vinto contro il Torino, l’anno scorso nel match interno contro la Lazio. Ad oggi, invece, la tanto cercata svolta in casa bianconera sembra ancora lontana e se il match contro il Barcellona poteva essere l’occasione giusta, anche questo treno è stato perso. Nulla di irrimediabile, certo, ma a far uscire il pubblico dello Stadium deluso non è tanto il risultato quanto piuttosto l’atteggiamento della squadra di Allegri. Contro un Barcellona che non cercava altro che il punticino per vincere il girone (e l’esclusione di Messi ne è testimone) i bianconeri hanno avuto un atteggiamento fin troppo docile, come se anche a loro bastasse un punto per andare avanti nel girone. Così non è perché lo Sporting ha battuto 3 a 1 l’Olympiacos e tra due settimane ad Atene la Juve dovrà fare lo stesso punteggio dei portoghesi (che giocano in casa del Barça) per passare al turno successivo.

GUARDARE AVANTI – Oltre ai meri calcoli per il passaggio del turno, però, è giusto sottolineare come questo pareggio rappresenti davvero un’occasione persa per la squadra di Allegri. Dopo una partenza incoraggiante la Juve si adeguata ai ritmi della partita. Pur sapendo che il Barcellona non veniva a Torino per fare gioco, i bianconeri hanno comunque lasciato le redini del palleggio ai blaugrana. I tre punti di questa sera, oltre che importanti a livello di classifica, avrebbero significato anche la prima vittoria importante della stagione. Con Napoli, Inter e Roma alle porte, tre punti in un match di cartello avrebbero fatto bene anche e soprattutto al morale. L’occasione era da non perdere perché appunto i blaugrana partivano con il freno a mano tirato a con il loro fenomeno, Leo Messi, in panchina.

LA JUVE HA PAURA – La verità è che la Juve ha avuto paura del Barcellona anche quando non avrebbe dovuto averne. Lasciare le chiavi della manovra ai catalani è stato non solo un errore ma anche un brutto segnale in vista dei prossimi big match che attendono i bianconeri. Napoli in trasferta tra dieci giorni, Inter e Roma in casa prima di Natale. La paura della squadra riflette, forse, l’indecisione tattica di Allegri che anche stasera ha cambiato le carte in tavola più di una volta, iniziando la partita pieno di esterni e finendo con soli centrocampisti centrali tutti in campo. Negli anni passati la svolta tattica era coincisa anche con la svolta caratteriale. Ad oggi Allegri non ha ancora capito come tirare fuori il meglio da questa Juve che sul campo ne risente, eccome. Stasera doveva essere una partita da leoni ma i bianconeri sono sembrati agnellini anche contro una squadra che di mordere non aveva proprio voglia.

@lorebetto